Annunciati i bonus per il 2025, tra questi ce n’è uno dedicato anche alle mamme, ma con una novità inaspettata rispetto a quello previsto finora.
Il costo della vita nell’arco di poco tempo è arrivato a dismisura, per questo sono tanti gli italiani che sono in difficoltà e che arrivano quasi stremati alla fine del mese. In casi simili non può che essere provvidenziale sapere di poter usufruire di alcune agevolazioni che possono consentire di alleggerire le spese che non possono essere procrastinate. Fortunatamente diversi bonus saranno confermati anche nel 2025, in modo particolare quelli dedicati alle mamme, che devono necessariamente lavorare per contribuire al mantenimento della famiglia.
Pur essendo stata confermata, la misura, inserita nella nuova Legge di Bilancio, prevede alcune modifiche rispetto al passato, che è bene conoscere per chi ne ha usufruito finora, così da sapere se si rientra ancora tra i possibili beneficiari. L’obiettivo che l’esecutivo ha voluto raggiungere è quello di ampliare la platea degli aventi diritto, anche se c’è il rischio concreto che alcuni possano essere esclusi.
Dare un sostegno economico alle donne che lavorano può essere importante, soprattutto perché è ormai diventato imprescindibile per le donne farlo, sia per un senso di indipendenza, sia per dare un contributo concreto alla famiglia. La nuova Legge di Bilancio ha confermato il bonus mamme per il 2025, ma con requisiti differenti richiesti per averne diritto.
A differenza del passato c’è una novità importante, che potrebbe fare piacere a molti e che dimostra la volontà dell’esecutivo di ampliare la platea dei beneficiari. Ora, infatti, questo potrà essere reso disponibile anche per le lavoratrici autonome e per chi ha un contratto a tempo determinato, situazione che coinvolge non poche persone. Ora è però necessario che le beneficiarie non abbiano un reddito annuo superiore ai 40 mila euro (il riferimento è alla retribuzione o al reddito imponibile ai fini previdenziali).
Le novità non sono però finite qui, ce n’è un’altra che potrebbe far storcere il naso ad alcuni. Negli anni scorsi l’agevolazione prevedeva un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, mentre ora questo sarà solo parziale. Almeno per ora non ci sono però ancora certezze in merito alla percentuale di esonero, questa potrà essere chiarita solo nel momento in cui sarà approvato il decreto attuativo, la data prevista potrebbe essere quella del 29 gennaio 2025.
Il bonus 2025 per le mamme sarà inoltre concesso solo se in possesso di altre caratteristiche ben precise. È necessario avere almeno due figli, a condizione che il più piccolo non abbia superato i 10 anni di età. Se si hanno invece almeno tre figli, è necessario mettere in conto già da ora un cambiamento previsto dal 2027, a partire da quella data si potrà sfruttare l’incentivo solo fino al raggiungimento della maggiore età da parte del figlio più piccolo.
Osservando queste indicazioni appare evidente come non sia possibile eicevere alcun aiuto per diverse donne, basti pensare a chi ha un solo figlio, a chi è pensionata o disoccupata, alle lavoratrici domestiche (colf e badanti) e alle lavoratrici autonome che hanno aderito al regime forfettario. Questa volta non sarà inoltre possibile averlo se si usufruisce già dell’esonero contributivo introdotto con la legge di Bilancio 2023, provvedimento che garantisce l’esonero contributivo totale fino al 2026 se si hanno almeno tre figli.
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